L’angolo di Rosario Ruggiero: Irena Sendler, eroina ritrovata
Se si può definire stupido un libro che divulga solo stupidità, non si potrà non riconoscere nobile un volume che promana grande nobiltà.
E sicuramente nobilissima è allora la recente pubblicazione di Roberto Giordano, edita da “La mongolfiera”, dal titolo “Irena Sendler. La Terza Madre del Ghetto di Varsavia”, ultimamente presentata a Napoli, presso la Libera Università Europea Terza Età Campania, nel corso di una serata che ha prepotentemente mosso i pensieri e le emozioni
dell’attento pubblico in buon numero lì riunito. Nuova proposta di un tema già offerto dall’autore in forma teatrale, le circa cento pagine del libro illustrano, anche fotograficamente, la figura di un’incredibile eroina polacca che, durante l’invasione nazista della prima metà del secolo scorso, riuscì a sottrarre al crudele regime tedesco ben oltre duemila bambini ebrei, procurando loro una nuova famiglia o comunque pie cure. Sarà arrestata e ferocemente torturata. Non svelerà mai nulla, e, indomita, continuerà irrefrenabile la sua altissima opera umanitaria, per quanto oramai resa inferma dai maltrattamenti subiti. Un’azione molto ammirevole, per lunghi anni ignorata, infine, solo di recente, messa in luce.
Le emozioni sono molte, le considerazioni che sgorgano da questa esemplare vicenda umana tante; su tutte, una bizzarra arbitrarietà della storia di nascondere con disinvoltura fatti e figure massime, al tempo stesso, con superficialità, celebrare sovente valori e personaggi miseri, patetici, tristemente risibili quando non palesemente dannosi, come tanta cronaca odierna, soprattutto attraverso i grandi mezzi di comunicazione, ogni giorno di più inclina a dimostrarci.
Esiste un monumento al milite ignoto. Sarà innalzato mai un simulacro all’uomo di valore sconosciuto, a quanti hanno saputo cambiare positivamente il mondo, talvolta dalle basi, e, umiliati dall’ignoranza e trascuratezza del resto del mondo, sono ancora in attesa di una
doverosa scoperta a beneficio innanzitutto nostro?
Questo l’ulteriore contributo di spiriti grandi quanto generosi e modesti; questo l’ulteriore contributo dell’esemplare vita di Irena Sendler.
(04 dicembre 2016)