I GIORNI DELLA MEMORIA
Dei giorni della memoria, ne parlerei all’infinito con una lacrima sul viso, e pensando a come è possibile che accadano certe cose. Secondo me, tutto ciò che è stato fatto dai nazisti tedeschi, e soprattutto da Hitler, si può definire disgustoso. Adesso ne sono convinta ancora di più, dopo che questa estate, sono stata, insieme ai miei genitori, ad Auschwitz e Birkenau, dove gli ebrei, e tutti quelli che erano considerati inferiori, venivano torturati oppure uccisi.
Ma in quel tragico periodo, nel ghetto di Varsavia, c’erano anche delle persone straordinarie, pronte ad aiutarli, come preti, suore, famiglie, e soprattutto “Irena Sendler”: un’infermiera polacca, che salvò più di 2500 bambini dallo sterminio.
Quando papà mi ha chiesto di recitare con lui, nello spettacolo Irena Sendler – La Terza Madre del Ghetto di Varsavia, non ho accettato come figlia, ma per far parte di questa storia incredibile.
Irena diceva sempre:”Non importa di che razza sei, o che religione pratichi, l’unica cosa, veramente importante, è che persona si è.”
Il suo modello di vita è stato il padre, che le ha sempre insegnato ad aiutare tutti quelli che sono in difficoltà. Per me, questa donna, è una grande eroina, dovrebbe essere d’esempio per tutti.
La frase di Irena Sendler che mi ha tanto colpito, e che dovrebbe entrare nei cuori del mondo, è:”Dobbiamo lottare per ciò che è buono, il buono deve prevalere ed io ci credo. Finché vivrò, finchè avrò forza, professerò che la cosa più importante: è la bontà.”
Greta Giordano, 10 anni