IL PRIMO TESTO DRAMMATURGICO IN ITALIA, E NON SOLO, SULL’IMMENSO MAGISTERO DI IRENA SENDLER.
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AMBASCIATA POLACCA IN ROMA
CONSOLATO ONORARIO DELLA REPUBBLICA DI POLONIA IN NAPOLI
COMUNE DI NAPOLI
Invito alla Lettura di MONI OVADIA.
Prefazione SERGIO LAMBIASE
A cura di SUZANA GLAVAS
“Lo stigma su un gruppo di persone è un meccanismo che genera violenza, abusi e ingiustizia, e la storia dell’olocausto ne è una delle espressioni più spaventose.
Eppure, oggi, che senso ha ripercorrere ancora storie come quella di Irena Sendler? Ne ha. In parte, per ovvie ragioni: la memoria dell’orrore non dovrà mai essere cancellata. In parte, ci aiuta a riflettere sulle conseguenze della discriminazione: non ci importa se lo stigma sia verso l’ebreo, il musulmano, il rom, il migrante, il rifugiato, ci importa il fatto che è pericoloso, oltre che terribilmente ingiusto e raccontarlo è sempre necessario.
Ma c’è anche un altro motivo. La storia di una donna straordinaria come Irena può restituirci fiducia e speranza nell’umanità, e rappresentare un esempio: se uomini e donne hanno avuto un tale coraggio, in tempi così oscuri e brutali, dovremmo sentirci in dovere di raccogliere una parte delle loro eredità morale, e testimoniare anche noi la nostra indignazione, qui e ora. Purtroppo, non mancano occasioni per doverlo fare”.
Laura Petruccioli
Ufficio del Portavoce
Amnesty International – Sezione Italiana